Descrizione Progetto

Perlaterra

Titolo opera: Perlaterra
Autore: Riccardo Gusmaroli, Francesco Fregapane, Roberto Pogliani, Elisabetta Renolfi
Posizione: Niguarda | Aree interne

L’idea è nata dal tema della resilienza e la perla è un esempio tratto dalla natura che ancora una volta ci fa da maestra.
“Quando un granello di sabbia penetra in un’ostrica, aggredendola, l’animale reagisce producendo la madreperla, che si deposita intorno al granello e lo trasforma in una perla piccola. L’aspro granello è modellato fino ad assumere la forma nuova di una perla preziosa.” (Cyrulnik)
La perla nasce da un errore, il quale può portare a una cosa bella e unica.
La perla è liscia, è preziosa e con il tempo si ingrandisce.
La perla è talmente preziosa che è da tutelare.

“Il mondo in un granello di sabbia”: possiamo pensare che un universo piccolo, intimo, apparentemente insignificante possa racchiudere in sé tutto il mondo. Anche il tempo, il momento presente, è pensato come il momento della possibilità, dell’evoluzione, dell’opportunità; una manciata di secondi possono produrre, una scintilla di cambiamento. (Il momento presente Daniel Stern)
È ciò che è successo anche nel gruppo di lavoro: ad un certo punto tutti si sono incontrati e trovati d’accordo sullo stesso concetto, che d’altra parte è strettamente connesso al processo creativo. Ad un certo punto capita qualcosa, la insegui e accade, si forma l’idea.

Diventa un bel mondo: questo oggetto così piccolo, la perla, ha in sé potenzialità immense.
L’opera consiste in una grande perla sferica. Il globo di plastica riciclata, caratterizzato dai rilievi dei continenti, è stato uniformato e levigato per diventare una sfera perfettamente liscia dipinta con vernice cangiate ad effetto madreperla.

Bio
Artista

Nome: Riccardo Gusmaroli, Francesco Fregapane, Roberto Pogliani, Elisabetta Renolfi
Paese: Italia

Riccardo Gusmaroli nasce a Verona nel 1963. Vive e lavora a Milano. La sua attività di fotografo d’architettura influenza la sua produzione artistica dal 1990, periodo in cui comincia la collaborazione con la galleria Toselli di Milano. La libertà con cui spazia nella scelta dei materiali e delle superfici che utilizza è sorprendente, ma non casuale: i francobolli, le cartine di “tutto città”, le carte geografiche e i vortici di barche bianco su bianco che ripropongono viaggi immaginari con rotte impossibili, sono il risultato di associazioni, sensazioni e collegamenti che scaturiscono dai materiali stessi. Il ritmo e il tratto, comune a tutti i suoi lavori, contribuiscono a ridisegnare e a ridefinire un nuovo mondo dove l’arte torna ad essere veicolo di comunicazione.

Francesco Fregapane nasce a Milano nel 1962. Diplomato in scultura all’Accademia di Brera, si definisce un artista figurativo e in particolare concentra il suo lavoro sulla figura umana. La pratica artistica presso le Botteghe d’Arte del MAPP lo ha portato a collaborare con diversi artisti e a svolgere numerose mostre collettive presso il Museo e spazi culturali milanesi. Parlando del suo lavoro esprime alcune riflessioni sulla creatività: “Attraverso l’arte mi è possibile svolgere un compito, avere un ruolo in questo mondo. La creatività è una sorta di abilità: è la capacità di organizzare, mettere insieme e combinare, secondo una logica fantastica e ricca di immaginazione, gli elementi base in modo originale e inedito, dando cosi luogo ad un’opera. Questi elementi si legano e concatenano seguendo un criterio armonico dettato dal gusto dell’artista. Sono le parole che costituiscono un discorso. La creatività è in un’abilità combinatoria: la capacità di disporre questi elementi in modo fantasioso e originale (in qualche caso anche ironico e scherzoso) cercando soluzioni sempre nuove e alternative. Il realismo non mi interessa, non serve più a dettare meraviglia o stupore, non è quello che cerco. La figura umana, invece, mi interessa.”

Elisabetta Renolfi nasce a Milano nel 1953. Ha frequentato il Liceo Artistico di Brera, ha studiato tecnica pubblicitaria, progettazione multimediale all’Accademia di Brera. La pratica artistica presso le Botteghe d’Arte del MAPP l’ha portata a collaborare con diversi artisti e a svolgere numerose mostre collettive presso il Museo e spazi culturali milanesi. Esprime così la sua poetica: “Quel sottile filo creativo che mi conduce dall’astratto al figurativo e viceversa… Riuscire a fare quello che ti appassiona nella vita, mantiene sano lo spirito e la personalità di ognuno. Per me lavorare su progetti creativi è una cosa importantissima. E’ vitale, anzi.”

Roberto Pogliani nasce a Milano nel 1960. Ha frequentato la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco. La pratica artistica presso le Botteghe d’Arte del MAPP lo ha portato a collaborare con diversi artisti e a svolgere numerose mostre collettive presso il Museo e spazi culturali milanesi. Esprime così la sua esperienza artistica e la sua poetica: “Per me dipingere vuol dire libertà, perché sono sicuro che sullo spazio della tela bianca posso fare quello che voglio senza paura di sbagliare, di essere smentito o di essere giudicato male. Al massimo non sono capito da persone non competenti. Inoltre a dipingere si conosce se stessi, si impara ad accettarsi e certe volte si scopre che si è diversi da quello che si pensa. Alle Botteghe d’Arte ci sono persone che sono a disposizione per aiutarmi e ciò mi rende tranquillo, perché mi permette di concentrarmi in maniera più leggera su quello che faccio. Ritengo di avere uno stile grafico, nel senso che inserisco solo lettere, parole, frasi su un contorno di linee verticali ed orizzontali che formano figure geometriche dipinte in maniera diversa, se possibile con effetto materico.”

Il MAPP Museo d’Arte Paolo Pini e le Botteghe d’Arte sono progetti ideati e realizzati da Teresa Melorio e Enza Baccei grazie alla collaborazione tra ARCA Onlus Associazione per il Recupero della Creatività Artistica e il DSMD dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda nell’ambito del processo di trasformazione dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini.
Il MAPP è un museo d’arte contemporanea che ha trasformato il Paolo Pini in un luogo di cura, arte e cultura. Dal 1995 numerosi artisti di fama internazionale hanno partecipato al progetto donando le proprie opere. Nei padiglioni e nel parco di via Ippocrate 45 si contano più di 150 murales, sculture, installazioni e dipinti, sia in ambienti esterni sia interni. Questa collezione è la testimonianza di un nuovo modo di interpretare la cura: la bellezza estetica è un valore curativo in se stesso, come dimostra l’effetto riequilibrante che produce la convivenza quotidiana con il parco-museo d’arte. Il MAPP costituisce la sezione artistica del Museo Regionale della Psichiatria dell’Ospedale Niguarda, riconosciuto nel 2007 da Regione Lombardia come Raccolta Museale.
Le Botteghe d’Arte sono un Centro Diurno del DSMD dell’Ospedale Niguarda e comprendono laboratori di arti visive, danza, musica con attività di canto individuale e corale, teatro, scrittura creativa, promozione del MAPP e visite guidate. Nei laboratori di arte terapia il rito del lavoro “a quattro mani” con artisti professionisti si rinnova ogni giorno. L’incontro con nuove forme artistiche, il confronto con progetto condiviso, la relazione nel gruppo allargato, la partecipazione a tutte le fasi organizzative della realizzazione del prodotto artistico e il confronto con il pubblico sono gli elementi fondanti di questa esperienza di successo, dall’intrinseco valore sociale e culturale oltre che terapeutico.