Descrizione Progetto

Globo Oculare

Titolo opera: Globo Oculare
Autore: Momi
Posizione: Piazzetta Reale

L’opera è la rappresentazione del più straordinario e affascinante organo del corpo umano, l’occhio. Se non c’è luce non puoi vedere. Per quanto possa sembrare ovvio, rappresenta la prima condizione essenziale nel processo che trasforma la luce in immagini. La pupilla è la zona scura posta al centro del globo e circondata dall’iride, l’anello pigmentato che decide il colore dei nostri occhi. Non è casuale che questa zona oculare sia scura: la pupilla è infatti un foro la cui funzione è quella di lasciare entrare la luce all’interno del bulbo oculare, e il colore nero è dovuto al fatto che la luce viene assorbita immediatamente dalle cellule poste internamente all’occhio. Come il diaframma di una fotocamera, l’iride regola la quantità di luce che attraversa l’occhio.
L’opera non è altro che “un occhio sul mondo”! L’occhio infatti è la più prodigiosa “fotocamera” integrata per osservare il mondo che ci circonda. In realtà per creare la nostra visione del mondo non usiamo solo gli occhi ma, soprattutto, il cervello. Non è un caso che le parti del cervello dedicate alla vista siano molto più ampie di quelle dedicate agli altri sensi. La vista, il senso più raffinato dell’essere umano ci restituisce un ritratto del mondo che sarebbe profondamente differente se lo esplorassimo con la vista di un’altra specie. Il nostro cervello disegna il mondo attraverso i nostri occhi.

Bio
Artista

Nome: Momi
Paese: Italia

Momi è una giovane artista che ha effettuato i suoi studi presso il liceo artistico.
Prosegue la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, laureandosi in Scenografia, con una tesi di indagine sulla naturale relazione tra corpo e spazio nell’atto creativo.
In questo momento, parte della sua ricerca artistica, verte a trovare un punto di contatto tra il mondo naturale e l’intervento dell’uomo, trasmettendo questa fusione in un gesto artistico.
Grazie a una costante osservazione, scopre un mondo naturale apparentemente distante e complesso che richiama a un ritorno all’origine. Questa cosa fa scaturire la necessità di valorizzare ogni piccolo elemento che fa parte di questo complesso e organico processo evolutivo.